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Sul monte Judica sussistono resti d'età greca. Citato in età saracena col nome di Zotica, ebbe un munitissimo castello, assalito e preso da Ruggero. Successivamente il borgo, col suo territorio, appartenne a Caltagirone seguendone le vicende. Il comune fu costituito nel 1934 staccandolo da quello di Ramacca. Il monte Judica ha una posizione fortificata, si estende in direzione est-ovest, è scosceso in ogni sua parte e a tratti precipitoso. Per queste condizioni e per la sua posizione topografica non potè restare fuori dagli avvenimenti storici dell'isola fin dalla preistoria. Alcuni studiosi sostengono l'esistenza fin dall'VIII secolo a.c. di una città greco-indigena sul monte, che continuò a vivere in epoca romana, bizantina, araba e normanna


Adagiato sul versante sud del monte omonimo, si erge l'agglomerato urbano di Castel di Iudica. Il comune è formato dall'insieme di piccolu centri abitati come quelle di Giardinelli, Giumarra, Carrubbo, Franchetto, Cinquegrana e S. Giovanni Bellone. Il paese fino al 1934 il paese era frazione del comune di Ramacca con denominazione Giardinelli. Ottenuta l'indipendenza amministrativa divenne Castel di Iudica per la vicinanza del monte e per richiamare l'antica tradizione che vuole in quel luogo un castello popoloso, ricordato per la storica vittoria dei Normanni sui Saraceni del 1076 e per la successiva disCastel di Iudica

Adagiato sul versante sud del monte omonimo, si erge l'agglomerato urbano di Castel di Iudica. Il comune è formato dall'insieme di piccolu centri abitati come quelle di Giardinelli, Giumarra, Carrubbo, Franchetto, Cinquegrana e S. Giovanni Bellone. Il paese fino al 1934 il paese era frazione del comune di Ramacca con denominazione Giardinelli. Ottenuta l'indipendenza amministrativa divenne Castel di Iudica per la vicinanza del monte e per richiamare l'antica tradizione che vuole in quel luogo un castello popoloso, ricordato per la storica vittoria dei Normanni sui Saraceni del 1076 e per la successiva distruzione ad opera di Federico II di Svevia nel 1232 per l'ennesima ribellione. L'odierna struttura urbana di Castel di Iudica cominciò a formarsi all'inizio del XIX sec., per volontà del Cav. Saverio Gravina Rosso, barone di S. Giorgio che per bonificare ed apportarvi migliorie al territorio radunò gente fondando di fatto il paese. Il Gravina si adoperò affinché quello che era un piccolo

agglomerato rurale divenisse un Comune, costruendovi una chiesa dedicata alla Madonna delle Grazie, patrona del paese, la scuola elementare ed un palazzo baronale ove si stabilì. Oltre la casa baronale costruita intorno al 1830 presso la già citata chiesa madre, dall'elegante cancello d'ingresso in ferro battuto ed arricchita da un giardino di palme e cedri del Libano. Da visitare i resti della città sul Monte Iudica dell'VIII sec. a.C., identificata con l'antica Ameselo, o Ibla o Ergezio. Il ritrovamento di reperti appartenenti alla civiltà di Castelluccio (2200-1400 a.C.) conferma che il luogo fu popolato fin dalla Preistoria. Sulla sommità, oltre le strutture medievali, rimane il cosiddetto Campanaro, cioè i resti di un campanile che si trovano sulla cima di Monte Iudica. Questi appartenevano ad una chiesa edificata nel XVII sec. dedicata a S. Michele Arcangelo, attorno alla quale sorse un romitorio che, tra alterne vicende, sopravvisse fino all'inizio del sec. XIX. Monte Turcisi con i resti di fortificazione d'età greca. L'eremo di monte Scalpello con una chiesa medievale e le reliquie dei "Corpora Sancta".

Il 15 agosto si svolge la Festa della Patrona Maria SS.ma delle Grazie. Tra le manifestazioni da vedere la Mostra mercato artigianale dei Ricami che si tiene la II domenica d'agosto; la Sagra della ricotta e della tuma nella frazione di Franchetto a metà aprile; ad ottobre la Sagra della mostarda di fichidindia con degustazione dei prodotti tipici. E per gli amatori Autoslalom Monte Judica sempre in ottobre. Gli amanti della natura possono osservarla nel silenzio della Pineta di Monte Iudica.

Castel di Iudica

Adagiato sul versante sud del monte omonimo, si erge l'agglomerato urbano di Castel di Iudica. Il comune è formato dall'insieme di piccolu centri abitati come quelle di Giardinelli, Giumarra, Carrubbo, Franchetto, Cinquegrana e S. Giovanni Bellone. Il paese fino al 1934 il paese era frazione del comune di Ramacca con denominazione Giardinelli. Ottenuta l'indipendenza amministrativa divenne Castel di Iudica per la vicinanza del monte e per richiamare l'antica tradizione che vuole in quel luogo un castello popoloso, ricordato per la storica vittoria dei Normanni sui Saraceni del 1076 e per la successiva distruzione ad opera di Federico II di Svevia nel 1232 per l'ennesima ribellione. L'odierna struttura urbana di Castel di Iudica cominciò a formarsi all'inizio del XIX sec., per volontà del Cav. Saverio Gravina Rosso, barone di S. Giorgio che per bonificare ed apportarvi migliorie al territorio radunò gente fondando di fatto il paese. Il Gravina si adoperò affinché quello che era un piccolo

agglomerato rurale divenisse un Comune, costruendovi una chiesa dedicata alla Madonna delle Grazie, patrona del paese, la scuola elementare ed un palazzo baronale ove si stabilì. Oltre la casa baronale costruita intorno al 1830 presso la già citata chiesa madre, dall'elegante cancello d'ingresso in ferro battuto ed arricchita da un giardino di palme e cedri del Libano. Da visitare i resti della città sul Monte Iudica dell'VIII sec. a.C., identificata con l'antica Ameselo, o Ibla o Ergezio. Il ritrovamento di reperti appartenenti alla civiltà di Castelluccio (2200-1400 a.C.) conferma che il luogo fu popolato fin dalla Preistoria. Sulla sommità, oltre le strutture medievali, rimane il cosiddetto Campanaro, cioè i resti di un campanile che si trovano sulla cima di Monte Iudica. Questi appartenevano ad una chiesa edificata nel XVII sec. dedicata a S. Michele Arcangelo, attorno alla quale sorse un romitorio che, tra alterne vicende, sopravvisse fino all'inizio del sec. XIX. Monte Turcisi con i resti di fortificazione d'età greca. L'eremo di monte Scalpello con una chiesa medievale e le reliquie dei "Corpora Sancta".

Castel di Iudica 

Adagiato sul versante sud del monte omonimo, si erge l'agglomerato urbano di Castel di Iudica. Il comune è formato dall'insieme di piccolu centri abitati come quelle di Giardinelli, Giumarra, Carrubbo, Franchetto, Cinquegrana e S. Giovanni Bellone. Il paese fino al 1934 il paese era frazione del comune di Ramacca con denominazione Giardinelli. Ottenuta l'indipendenza amministrativa divenne Castel di Iudica per la vicinanza del monte e per richiamare l'antica tradizione che vuole in quel luogo un castello popoloso, ricordato per la storica vittoria dei Normanni sui Saraceni del 1076 e per la successiva distruzione ad opera di Federico II di Svevia nel 1232 per l'ennesima ribellione. L'odierna struttura urbana di Castel di Iudica cominciò a formarsi all'inizio del XIX sec., per volontà del Cav. Saverio Gravina Rosso, barone di S. Giorgio che per bonificare ed apportarvi migliorie al territorio radunò gente fondando di fatto il paese. Il Gravina si adoperò affinché quello che era un piccolo

agglomerato rurale divenisse un Comune, costruendovi una chiesa dedicata alla Madonna delle Grazie, patrona del paese, la scuola elementare ed un palazzo baronale ove si stabilì. Oltre la casa baronale costruita intorno al 1830 presso la già citata chiesa madre, dall'elegante cancello d'ingresso in ferro battuto ed arricchita da un giardino di palme e cedri del Libano. Da visitare i resti della città sul Monte Iudica dell'VIII sec. a.C., identificata con l'antica Ameselo, o Ibla o Ergezio. Il ritrovamento di reperti appartenenti alla civiltà di Castelluccio (2200-1400 a.C.) conferma che il luogo fu popolato fin dalla Preistoria. Sulla sommità, oltre le strutture medievali, rimane il cosiddetto Campanaro, cioè i resti di un campanile che si trovano sulla cima di Monte Iudica. Questi appartenevano ad una chiesa edificata nel XVII sec. dedicata a S. Michele Arcangelo, attorno alla quale sorse un romitorio che, tra alterne vicende, sopravvisse fino all'inizio del sec. XIX. Monte Turcisi con i resti di fortificazione d'età greca. L'eremo di monte Scalpello con una chiesa medievale e le reliquie dei "Corpora Sancta".

Il 15 agosto si svolge la Festa della Patrona Maria SS.ma delle Grazie. Tra le manifestazioni da vedere la Mostra mercato artigianale dei Ricami che si tiene la II domenica d'agosto; la Sagra della ricotta e della tuma nella frazione di Franchetto a metà aprile; ad ottobre la Sagra della mostarda di fichidindia con degustazione dei prodotti tipici. E per gli amatori Autoslalom Monte Judica sempre in ottobre. Gli amanti della natura possono osservarla nel silenzio della Pineta di Monte Iudica.

Da visitare i resti della città sul Monte Iudica dell'VIII sec. a.C., identificata con l'antica Ameselo, o Ibla o Ergezio. Il ritrovamento di reperti appartenenti alla civiltà di Castelluccio (2200-1400 a.C.) conferma che il luogo fu popolato fin dalla Preistoria. Sulla sommità, oltre le strutture medievali, rimane il cosiddetto Campanaro, cioè i resti di un campanile che si trovano sulla cima di Monte Iudica. Questi appartenevano ad una chiesa edificata nel XVII sec. dedicata a S. Michele Arcangelo, attorno alla quale sorse un romitorio che, tra alterne vicende, sopravvisse fino all'inizio del sec. XIX. Monte Turcisi con i resti di fortificazione d'età greca. L'eremo di monte Scalpello con una chiesa medievale e le reliquie dei "Corpora Sancta".

Il 15 agosto si svolge la Festa della Patrona Maria SS.ma delle Grazie. Tra le manifestazioni da vedere la Mostra mercato artigianale dei Ricami che si tiene la II domenica d'agosto; la Sagra della ricotta e della tuma nella frazione di Franchetto a metà aprile; ad ottobre la Sagra della mostarda di fichidindia con degustazione dei prodotti tipici. E per gli amatori Autoslalom Monte Judica sempre in ottobre. Gli amanti della natura possono osservarla nel silenzio della Pineta di Monte Iudica